4,611 research outputs found

    The Symbolism of blood in two masterpieces of the early Italian Baroque art

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    Throughout history, blood has been associated with countless meanings, encompassing life and death, power and pride, love and hate, fear and sacrifice. In the early Baroque, thanks to the realistic mi of Caravaggio and Artemisia Gentileschi, blood was transformed into a new medium, whose powerful symbolism demolished the conformed traditions of Mannerism, leading art into a new expressive era. Bearer of macabre premonitions, blood is the exclamation mark in two of the most outstanding masterpieces of the early Italian Seicento: Caravaggio's Beheading a/the Baptist (1608) and Artemisia Gentileschi's Judith beheading Holofernes (1611-12), in which two emblematic events of the Christian tradition are interpreted as a representation of personal memories and fears, generating a powerful spiral of emotions which constantly swirls between fiction and reality. Through this paper I propose that both Caravaggio and Aliemisia adopted blood as a symbolic representation of their own life-stories, understanding it as a vehicle to express intense emotions of fear and revenge.peer-reviewe

    Progettazione di un Modello Operativo per l'Assemblaggio di Turbine a Gas

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    La tesi è finalizzata alla definizione di un nuovo modello operativo per l’assemblaggio di turbine a gas in Ansaldo Energia S.p.A., società leader per la fornitura, l'installazione e il service di impianti e componenti per la produzione di energia. Le turbine a gas, in quanto sistemi complessi realizzati attraverso un articolato processo di assemblaggio, sono soggette al rischio di danneggiamento da corpi estranei (F.O.D., Foreign Object Damage). L’impatto potenziale di una contaminazione da FOD e la sensibilità dell'unità Fabbrica nel migliorare costantemente la qualità del prodotto per i propri clienti, hanno spinto l'Azienda ad intraprendere un percorso di miglioramento. È in questa ottica che viene definito un nuovo modello operativo per il processo di assemblaggio delle turbine a gas, che includa al suo interno provvedimenti volti a migliorare le condizioni generali di lavoro nell'area. Lo scopo è perseguito per mezzo di un'intensa attività di analisi della realtà interna e di benchmark con realtà all'avanguardia, capitalizzate nella revisione e riprogettazione, in chiave lean, delle attuali logiche di gestione di personale, metodi e materiali. Tra questi, assumono un'importanza predominante i materiali da montare, gli utensili e le attrezzature. Questo lavoro si inserisce all'interno di un progetto di più ampio respiro, che prevede l'introduzione delle logiche lean a livello di shopfloor, con l'apertura di un cantiere 5S nell'area dei montaggi finali delle turbine a gas, in corrispondenza del mese di ottobre 2013

    Verso la scoperta dei "danni da wi-fi". Strumenti di tutela tra responsabilitĂ  civile e principio di precauzione

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    Nella odierna “società del rischio” si assiste alla proliferazione di tecnologie avanguardistiche, non sempre rispettose dell'ambiente e della salute umana. In tale panorama si inserisce, senza dubbio, la fattispecie che, nel presente lavoro, verrà chiamata “danni da wi-fi”. Con questa espressione si intende alludere ai potenziali – ma non per questo privi di riscontri scientifici – pregiudizi che discendono dall'utilizzo, protratto nel tempo, dei dispositivi che impiegano il protocollo wi-fi. L'incompletezza degli studi epidemiologici sul punto rappresenta un notevole ostacolo nel cammino verso il riconoscimento di tale categoria di danni. Si consideri, però, che negli ultimi anni sono stati avviati numerosi studi sia in vivo che in vitro, da cui si evince che il pericolo per la salute umana sia tutt'altro che astratto. Nella medesima direzione depongono, inoltre, l'accoglimento nella classe “2B” («possibile fattore cancerogeno per l'uomo») della gamma delle radiofrequenze ed una recente decisione assunta dalla Corte di Cassazione. Quest'ultima infatti – occupandosi di una questione sebbene non sovrapponibile, nondimeno comparabile con i “danni da wi-fi” – ha ritenuto sussistente il nesso di causalità tra l'utilizzo prolungato di telefoni cellulari e l'insorgenza di un tumore al nervo acustico. Gli indizi delineati, seppur non sufficienti a fondare una certezza scientifica in ordine al manifestarsi di una patologia, possono essere adoperati in chiave giuridica per garantire una tutela più ampia possibile ai consumatori dei dispositivi in esame. In una prospettiva ex ante, il principio di precauzione rappresenta indubbiamente la soluzione preferibile, giacché – con le dovute proporzioni – permetterebbe di evitare il ripetersi di “catastrofi” quali quelle sperimentate in tema di amianto e fumo di sigaretta. Per quanto concerne i rimedi esperibili a seguito del prodursi del danno, invece, si ritiene di dover optare per l'utilizzo della responsabilità aquiliana, poiché – nonostante l'arduo espletamento dell'onere probatorio cui si deve far fronte – ci pare lo strumento più adeguato per giungere al risarcimento del danno biologico

    Balancing work and family in Italy: New mothersÂ’ employment decisions after childbirth

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    Compared with other European countries, the Italian labour market stands out for the low level of both female participation and fertility. In this paper we focus on the employment patterns of Italian mothers around the time of childbirth. Our hypothesis is that the difficulties involved in reconciling work and family when there are children are among the leading causes of the low female employment rate in Italy. Data from the 2002 Italian Birth Sample Survey show that about 20 per cent of mothers who were working before childbirth, stop working one and a half years after delivery and that about 14 per cent voluntarily decide to resign. The paper analyses the factors that most influence new mothersÂ’ unemployment risk after childbirth.female employment, childbirth, childcare

    Sub-10 nm colloidal lithography for integrated spin-photo-electronic devices

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    Colloidal lithography [1] is how patterns are reproduced in a variety of natural systems and is used more and more as an efficient fabrication tool in bio-, opto-, and nano-technology. Nanoparticles in the colloid are made to form a mask on a given material surface, which can then be transferred via etching into nano-structures of various sizes, shapes, and patterns [2,3]. Such nanostructures can be used in biology for detecting proteins [4] and DNA [5,6], for producing artificial crystals in photonics [7,8] and GHz oscillators in spin-electronics [9-14]. Scaling of colloidal patterning down to 10-nm and below, dimensions comparable or smaller than the main relaxation lengths in the relevant materials, including metals, is expected to enable a variety of new ballistic transport and photonic devices, such as spin-flip THz lasers [15]. In this work we extend the practice of colloidal lithography to producing large-area, near-ballistic-injection, sub-10 nm point-contact arrays and demonstrate their integration in to spin-photo-electronic devices.Comment: 15 pages, 5 figure

    La tutela della vittima nelle fonti europee e nel sistema processuale penale italiano

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    2011 - 2012Il presente lavoro, prendendo le mosse dall’analisi delle fonti interne e sovranazionali che contribuiscono alla tutela della vittima del reato, mira a verificare in che misura l’ordinamento italiano abbia recepito le indicazioni provenienti dai provvedimenti adottati sul tema, nel tentativo di delineare quello che è stato definito lo “statuto” della vittima del reato. Lo scenario sovranazionale che si presenta all’interprete racchiude una pluralità di livelli: ONU, Unione europea e Consiglio d’Europa, Corte di giustizia dell’Unione europea e Corte europea dei diritti dell’uomo. Il tema è affrontato con riferimento a numerosi aspetti, che abbracciano l’istituto del risarcimento del danno da parte dello Stato, la tutela delle vittime della tratta di esseri umani e della criminalità organizzata, nonché i possibili sviluppi del paradigma mediativo in ambito penale. In una prospettiva diacronica, l’Unione europea ha intrapreso il cammino verso il formale riconoscimento dei diritti della vittima del reato al fine di realizzare uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia. In tale ottica, la protezione delle vittime costituisce la “piattaforma comune” da cui devono trarre fondamento ed ispirazione tutti gli altri strumenti funzionali al raggiungimento dell’obiettivo. La tutela delle vittime è stata a lungo messa in disparte dal legislatore italiano che, concentrandosi sul momento repressivo, ne ha trascurato i problemi e le reali istanze. Soltanto a partire dai primi anni ottanta si è fatta strada un’analisi del crimine che, senza pregiudicare i diritti dell’imputato, ha posto l’accento su un’ottica Opfer-orientiert (orientata alla vittima), traducendosi in scelte di politica criminale più attente alla prospettiva vittimologica. Ciò nonostante, in molti punti la nostra legislazione appare non completamente rispettosa degli obblighi imposti dall’ordinamento sovranazionale. Nella prospettiva attuale si avverte l’esigenza di rafforzamento delle politiche socio-assistenziali in favore delle vittime del reato, al fine di scongiurare i rischi di vittimizzazione secondaria che sovente si palesano nella fase del post-crimen. In futuro, il processo di ristrutturazione del sistema processuale penale dovrà necessariamente passare attraverso il potenziamento dei poteri processuali riconosciuti alla persona offesa e degli istituti ispirati ai temi della restorative justice e della composizione del conflitto ingenerato dal reato. [a cura dell'autore]This piece of work, starting from the analysis of the inner and supranational sources which contribute to the tutelage of the victim of the offence, aims to check how the Italian rules have caught the suggestions coming from the measures which are adopted for this theme, with the attempt to delineate what has been defined the “statute” of the victim of the offence. The supranational scenery which is in front of the expert includes a plurality of levels: ONU, European Union and European Council, Court of Justice of the European Union and European Court of the rights of man. The theme has been discussed referring to many aspects, including the Institute of the Compensation by the State, the tutelage of the victims of the human beings trade and the organized crime and also about the probable developments of the meditative paradigm in the penal laws. In a diachronic perspective, the course of the European Union towards the formal recognition of the rights of the victim of the offence has been faced with the aim to create a space of freedom, safety and justice. According to this point of view, the safety of the victims characterizes the “common platform” from which all the other functional instruments, to reach the goal, have to take grounding and inspiration. The tutelage of the victims has been put aside for many years by the Italian legislator who, concentrated on the repressive moment, has neglected the problems and the real petitions of the victims. Only since the early eighties an analysis of the crime has been taken into consideration which, without compromising the rights of the defendant, has focused on a line Opfer-orientert (victim oriented), revealing in choices of criminal policy more careful towards the victim oriented perspective. In spite of this, in many points, our legislation looks like not totally respectful of the duties imposed by the supranational rules. In the current perspective it’s possible to notice the need to strengthen the social-charitable policies in favor of the victims of the offence, in order to avoid the risks of the secondary victimization which, often, are revealed in the postcrime phase. Furthermore, the reorganization phase of the procedural penal system should, necessarily, go through the procedural laws strengthening which are recognized for the offended person and of the Institutes inspired to the restorative justice and of the composition of the conflict caused by the offence. [edited by author]XI n.

    I Third Party Providers e l’accesso ai conti bancari nella disciplina giuridica dei servizi di pagamento. Problemi e prospettive

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    L’attuale disciplina giuridica dei servizi di pagamento pone numerose questioni che riguardano la tutela degli utenti di tali servizi e il regime di responsabilità degli intermediari che svolgono le attività di prestazione dei servizi di pagamento, in un delicato bilanciamento tra perseguimento degli interessi pubblici e autonomia degli operatori del mercato di riferimento.Starting from the innovations introduced by the directive 2015/2366/UE (so-called Payment service directive 2 - PSD2), implemented in Italy with the legislative decree 15 December 2017, n. 218, this essay intends to examine in particular the regulations relating to Third Party Providers (TPPs), the new intermediaries providing the service of provision of payment orders (Payment initiation service - PIS) and information on accounts (Account information service - AIS). The current legal framework raises numerous issues concerning the protection of users of payment services and the liability regime of intermediaries who carry out the activities of providing such services, in a delicate but necessary, albeit changing, balance between the pursuit of public interests and autonomy of the operators in the market

    La concessione abusiva di credito bancario alla luce delle più recenti pronunce della Corte di Cassazione: i principi sanciti nell’ordinanza n. 1387/2023

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    Con l’ordinanza n. 1387 del 18 gennaio 2923, la Corte di Cassazione è tornata nuovamente a pronunciarsi in materia di abusiva concessione del credito alle imprese confermando la responsabilità risarcitoria della banca per aver protratto lo stato deficitario di una società tramite un illecito sostegno finanziario

    Il sostegno finanziario bancario all’impresa in crisi. La disciplina della vigilanza prudenziale nel Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza

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    Il D.L. n. 118/2021 ha introdotto un nuovo istituto per prevenire e affrontare situazioni di crisi delle imprese: la composizione negoziata della crisi d’impresa (c.d. CNC), finalizzata a permettere il risanamento delle imprese che, pur trovandosi in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario, hanno le potenzialità necessarie per restare sul mercato

    L’ordinamento pubblico europeo del credito. Profili evolutivi

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    La progressiva emersione di un nuovo ordinamento pubblico europeo del credito costituisce il portato del processo di integrazione economica europea e delle recenti crisi finanziarie, dopo le quali è stata avviata la nuova architettura della supervisione e l’Unione Bancaria Europea, caratterizzata da un chiaro interesse sovranazionale alla stabilità finanziaria. Diversi sono, quindi, i profili che connotano l’evoluzione di tale nuovo ordinamento, dagli strumenti di armonizzazione delle regole all’indipendenza e accountability del Meccanismo di Vigilanza Unico, ai caratteri “sostanzialistici” della funzione di vigilanza bancaria come modellata dalla regolazione unionale fino al diritto dei contratti bancari, nel prisma dell’interesse pubblico alla tutela dei consumatori
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